Apostille sui documenti tra Francia e Italia: si o no?
“Dall’Italia mi chiedono l’apostille sulla traduzione, come faccio?”
La questione dell’apposizione dell’apostille, di legalizzazione o di certificazione (oltre alla mia) sui documenti rilasciati in Francia a destinazione dell’Italia è un argomento che mi trovo spesso a dover fronteggiare.
Non di rado, infatti, istituzioni italiane poco aggiornate richiedono ai miei clienti di far apporre apostille e altre legalizzazioni/certificazioni -oltre alla mia- sulle mie traduzioni a loro destinate.
In realtà, tali formalità sono tutt’oggi valide per iquei paesi che non hanno stabilito accordi in merito. Fortunatamente per noi, la Francia e l’Italia fanno entrambi parte della Convenzione di Bruxelles del 25 maggio 1987. I paesi che hanno aderito a questa convenzione rinunciano a qualsiasi forma di legalizzazione, il che significa che basta la firma del notaio e l’apposizione del suo sigillo per far riconoscere un documento. Lettonia, Belgio, Irlanda, Danimarca ed Estonia sono gli altri paesi che, oltre all’Italia e alla Francia, hanno ratificato la Convenzione di Bruxelles.
Per i documenti destinati a paesi che non hanno aderito, le apostille vanno richieste agli appositi uffici delle corti d’appello locali e della Corte d’appello di Parigi.
Chiunque si rivolgerà alla Corte d’Appello (di Douai, per esempio) per chiedere un’apostille su un documento francese destinato all’Italia, otterrà questo tipo di risposta: “Siamo spiacenti di doverLe restituire il suo documento privo dell’apostille richiesta. In effetti, i documenti destinati all’ITALIA sono esenti dalla formalità di legalizzazione, di autenticazione, di certificazione e da ogni altra formalità analoga, compresa quella dell’apostilla (esenzione prevista dalla Convenzione delle Comunità Europee del 25 maggio 1987 – data di entrata in vigore: 11 gennaio 1991).
Riconoscere un’apostille è semplice : si tratta di un timbro quadrato che riporta la scritta “APOSTILLE” in grassetto e in caratteri maiuscoli, seguita da „Convention de La Haye du 5 octobre 1961“. Vi appaiono anche la firma di chi autentica l’apostille e la data e il numero di identificazione dell’apostille.